DAY#12: un’italiana a Bournemouth
23 Luglio 2015
Aggiornato il 12 Febbraio 2018
Dodicesimo giorno. Il viaggio è arrivato a metà strada, l’ha superata e a me sembra di essere arrivata qui ieri. Bevo un tè e vi racconto come è andata oggi. 8°, sole: questo è quello che ho letto sul mio cellulare stamattina appena sveglia. Come essere al 23 luglio e sentirsi ad aprile. Giacca, sciarpa, stivali ed esco. Passo davanti la casa nella quale qualcuno ascolta buona musica e vede ottimi film e saluto come al solito il signore che la abita. Sì perché qualche giorno fa ho scoperto le facce che si celano dietro tutto questo: fino ad ora un signore di cinquant’anni e suo figlio che probabilmente gioca a calcio (perché l’ho visto davanti casa con una specie di divisa). E da allora ci si saluta come buoni vicini di casa. Good morning. Good morning. E lui non sa di essere un personaggio dei miei racconti. Come non lo sa il ragazzo dell’autobus che, per la cronaca, oggi indossava calzini rosso pompeiano.
Entro a scuola e come al solito vedo la mia faccia in bacheca. Perché può accadere anche questo. Può succedere che parti per una sorta di viaggio della speranza (una mia amica mi aveva suggerito di intitolare questo blog R-hope trip… per chi coglie il gioco di parole) e ti ritrovi ad essere la tizia italiana che scrive il blog per il College con tanto di foto nei corridoi (follow Paola Bernasconi’s blog) e gente che ti incontra, ti sorride e ti chiede informazioni a riguardo (ho i miei followers a quanto pare). Dicevo, entro a scuola e seguo le mie lezioni prima di ritrovarmi a pranzare in un ristorante brasiliano veramente ottimo seduta ad una tavolata di 15 persone provenienti da ogni parte del mondo. Belle cose anche oggi a Bournemouth. E visto che sono una specie di inviata speciale per l’Italia e per gli studenti del College oggi ho provato anche ad andare a vedere un film organizzato dalla scuola. Entrata libera, sottotitoli. Un altro buon modo per migliorare la lingua inglese. E visto che non ci facciamo mancare niente ho comprato sei fantastici cupcake per la mia host family. Ora sono a casa. Come al solito bevo un tè e probabilmente cenerò molto presto (abitudine nordiche). Vado. Devo scrivere il secondo blog. Baci da Bournemouth.
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