L’Haka, tra sport e tradizione
10 Ottobre 2017
Aggiornato il 12 Febbraio 2018
Resa nota dalla famosissima squadra di rugby neozelandese, comunemente nota come All Blacks, l’Haka è una danza tribale che risale al XIX secolo. Più che una danza, un rito propiziatorio che i 15 imponenti giocatori della nazionale ripropongono all’inizio di ogni singolo incontro per dimostrare il proprio vigore e la propria voglia di vincere.
Ne esistono attualmente diverse versioni, tra le quali le più note sono il Ka Mate e il Kapa o Pango. La prima, composta già nel 1820 dal capo-tribù Te Rauparaha di Ngāti Toa dopo aver rasentato la morte, viene usata non solo come espressione di potenza negli eventi sportivi, bensì è molto diffusa anche come richiamo all’identità maori in occasioni comunitarie come i matrimoni o i funerali. La seconda è stata invece composta solo nel 2005 come alternativa “sportiva” verbalmente meno aggressiva rispetto alla versione tradizionale, avendo come contenuto la celebrazione della Nuova Zelanda e dei suoi guerrieri in nero, e viene saltuariamente inscenata al posto della versione tradizionale.
In entrambi in casi, per una buona performance dell’Haka, sono necessari gesti del viso così marcati da risultare talvolta esasperati, con un effetto grottesco ed efficace: occhi spalancati per mostrare chiaramente la parte bianca, linguacce, mani possenti a scandire il tempo battendo sulle cosce e sotto i gomiti, in un crescendo visivo, uditivo ed emotivo che culmina in un grido finale.
Come vedere dal vivo uno spettacolo così coinvolgente? Senza attendere che gli All Blacks atterrino in Europa per qualche appuntamento sportivo, perché non organizzare il tuo soggiorno m in Nuova Zelanda?
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