Dal sogno alla realtà, l’esperienza di Beatrice in Canada (part. III)
05 Dicembre 2017
Aggiornato il 12 Febbraio 2018
Come ho anticipato precedentemente in questi tre mesi ho vissuto una vita diversa ma che ugualmente comprende piccoli fatti quotidiani che, già solo nell’avere l’opportunità di vivere all’estero diventano qualcosa di fantastico e straordinario.
Per esempio abbiamo avuto due dance (ovvero dei balli organizzati dalla scuola) fino ad ora, il primo semplicemente per “festeggiare” l’inizio dell’anno scolastico e il secondo per Halloween. Trascorrere Halloween in Canada, dove questa festa è quasi paragonabile al Natale, è stato qualcosa di stupefacente.
Tutta la scuola era addobbata per l’occasione, ogni negozio e casa aveva almeno un paio di decorazioni in giardino. Durante il periodo di Halloween, per esempio, le mie sorelle, un nostro amico messicano ed io abbiamo trascorso un venerdì sera a spaventare persone; so che spiegato in questo modo la cosa potrebbe sembrare strana ma, sinceramente, è stato il modo in cui il mio amico l’ha spiegata a me inizialmente. In pratica un’associazione di volontari che si occupa di aiutare cani abbandonati o randagi ha deciso di creare questo percorso in mezzo alla foresta per Halloween e chiunque avesse voluto entrare ed “essere spaventato” doveva fare una donazione che sarebbe poi stata spesa per migliorare le condizioni dei cani. Inoltre, il 31 Ottobre, con tutti gli exchange students ci siamo ritrovati a casa di una delle nostre ambassador: abbiamo fatto dolcetto o scherzetto e, credetemi, per chi ha fatto dolcetto o scherzetto in Italia, sappiate che quello non è minimamente paragonabile al corrispettivo canadese/americano.
Altra cosa che ho festeggiato per la prima volta nella mia vita è stato il Ringraziamento: mangiare il tacchino con tutta la famiglia dei miei host parents (loro hanno 4 figli e 9 nipoti, nonostante abbiano solamente 50 anni circa) è stato come essere seriamente integrati nella famiglia. Inoltre loro ci hanno permesso di fare diversi pigiama party nella nostra casa con un paio di amiche provenienti dall’Italia e dalla Germania ed è stato fantastico.
Ho lasciato come ultima cosa uno degli eventi più straordinari che mi sono capitati qui. Uno dei primi giorni i nostri host parents ci hanno chiesto quali fossero i nostri sogni o i nostri hobby e tutte e tre ci siamo ritrovate a dire le stesse cose: l’anno all’estero e visitare New York. Ora, penso che la maggior parte di voi abbia già capito, ma comunque, pensate di essere appena arrivati in Canada, di aver appena iniziato a vivere la vostra esperienza lì e sentirvi dire da vostra madre “ah okay… parlerò con la vostra coordinatrice per vedere se è fattibile un viaggio verso New York”. Al momento, come al solito, non pensavo sarebbe successo ma, in realtà, ci siamo andati davvero! ABBIAMO TRASCORSO 3 GIORNI NELLA GRANDE MELA! Abbiamo viaggiato in macchina (circa 17 ore in auto!!) ed è stato un viaggio spettacolare.
Abbiamo visitato l’Empire State Building, il Rockefeller Center, il One World Observatory (se andate a NY , visitate quest’ultimo perché ha una vista sulla città che nessuno degli altri edifici ha). Siamo andate sul Ponte di Brooklyn, a Chinatown e Little Italy, a Central Park. Abbiamo visitato il Metropolitan Museum of Art, Madame Toussauds (il “museo” delle statue di cera delle star) e, ovviamente, abbiamo visto la Statua della Libertà. E quindi sì, ho vissuto entrambi i miei sogni in una volta sola.
Quindi eccoci, siamo (finalmente?) arrivati praticamente alla fine di questo “articolo” ma, sinceramente potrei andare avanti a parlarne per pagine e pagine ancora, tuttavia mi fermerò qui. Questa esperienza è la migliore decisione che io, insieme alla mia famiglia, abbiamo mai preso, non posso quantificare i benefici e le ricchezze che mi sta regalando, non posso spiegare quanto questo mi stia facendo crescere in tutti i campi e, soprattutto, non ringrazierò mai abbastanza i miei genitori per avermi permesso di venire qui e di incontrare tante persone stupende e importanti, che resteranno per sempre nel mio cuore.
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