Il baseball made in Italy sbarca a Portland, in Oregon
01 Febbraio 2018
Aggiornato il 7 Febbraio 2018
Baseball on the Road ha intervistato il nostro Massimiliano, atleta professionista della Academy Nettuno che ha trascorso un anno scolastico in America in Oregon, precisamente a Portland. La storia di Massimiliano Pavone è simile a quella di ormai tanti tra ragazzi e ragazze convinti dell’importanza che un anno scolastico all’estero possa avere nella vita di un giovane studente.
Partito nel mese di Agosto 2017 per questa grande esperienza Massimiliano si è subito trovato pronto a iniziare il Campionato con la Clackamah High School di Happy Valley, una città vicinissima a Portland nell’Oregon.
Allora Massimiliano, raccontaci. Sei arrivato ormai da qualche mese negli USA! Dove sei precisamente?
Innanzitutto grazie per questa intervista. Mi trovo a Happy Valley precisamente, una città ala periferia di Portland, Oregon.
Com’è stata l’accoglienza della tua host family?
Devo dire che la famiglia mi ha accolto come un vero e proprio figlio, l’ho capito da subito quando mi hanno riconosciuto all’ aeroporto. In generale comunque le persone qui sono più aperte tra di loro, per esempio con i vicini di casa o anche sconosciuti.
Sei da un po’ di tempo nella tua nuova scuola americana. Come’è stato il primo impatto? i compagni?
Sinceramente il primo impatto con la scuola è stato molto positivo, anche grazie al fatto che ero abbastanza informato prima di venire negli Stati Uniti riguardo l’ High School. Ero anche molto motivato ad andare a scuola, come lo sono tuttora, grazie alle diverse materie disponibili. Devo anche aggiungere che, sempre riguardo al fatto che sono tutti un po’ più aperti tra loro, non ho trovato alcuna difficoltà a fare amicizia a scuola.
E con il baseball? Hai già visto la squadra della scuola?
Il baseball è ancora un po’ in fase di preparazione alla stagione o pre-season, ma i ragazzi sono molto simpatici, si allenano duro ed il livello è molto alto, che alla fine erano le cose che mi interessavano maggiormente.
Che cosa ti aspetti da questa esperienza?
Mi aspetto sicuramente che mi formi, mi faccia capire meglio e da più vicino diverse culture e sicuramente che il mio livello di inglese migliori dall’anno scorso.
Come ti sei trovato con MB Scambi Culturali?
Devo dire che MB Scambi Culturali è stata impeccabile, ho sempre a disposizione qualcuno con cui posso parlare sia a scuola che in generale a casa. Onestamente non mi aspettavo una disponibilità del genere nemmeno da parte del coordinatore qui negli USA, si preoccupa sempre di come sto andando a scuola o in famiglia, se c’è qualche problema o anche di come vanno le cose.
I tuoi genitori ti hanno sostenuto in questa scelta?
I miei genitori mi hanno sostenuto dal primo momento perché sapevano quanto fosse importante per me, che questo era il mio sogno, e che ho lavorato molto per poterlo realizzare, sia a scuola che sportivamente.
Com’è stato il distacco dalla famiglia? Difficile?
Il distacco dalla famiglia è stato direi accettabile; ho sentito giusto in aeroporto a Roma la sensazione che quello che stavo facendo era davvero un grande passo, ma dopo poche ore ero già concentrato sul futuro e su quello che dovevo realizzare in questo continente.
Ai tuoi compagni di squadra, agli amici e amiche che messaggio vuoi mandare?
Ai miei amici, amiche e compagni di squadra voglio solo dire che se stanno pensando di fare un’esperienza del genere probabilmente dovrebbero farla. Penso non ci siano dubbi al riguardo. Sono convinto che questo sarà un passo importante nella mia vita.
Hai qualcosa da aggiungere?
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno reso questo possibile, come i miei genitori e la mia famiglia ma anche l’organizzazione in Italia e qui negli Stati Uniti.
Allora un grande in bocca al lupo per il Campionato e per la tua esperienza Massimiliano!
Crepi!
(Intervista di Paolo Castagnini per Baseball on the Road)
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