Mobilità degli studenti internazionali: i dati UNESCO
11 Febbraio 2020
Aggiornato il 15 Novembre 2022
Studiare un trimestre, semestre o anno scolastico all’estero è un’opportunità concreta che avvicina lo studente internazionale al mondo del lavoro in maniera più consapevole di sé e fornendogli strumenti utili in un’ottica di “cittadino del mondo”. A supporto di questo l’Istituto di statistica dell’UNESCO (UIS) fornisce i dati più completi fino ad oggi sui flussi internazionali in entrata e in uscita degli studenti per oltre 100 paesi, che sono davvero interessanti nel descrivere il quadro generale.
I volumi di crescita dei flussi degli studenti
Il Migration Data Portal cita l’UNESCO secondo cui uno studente internazionalmente mobile è un individuo che ha attraversato fisicamente un confine internazionale tra due paesi con l’obiettivo di partecipare ad attività educative in un paese di destinazione, dove il paese di destinazione è diverso dal suo paese di origine.
Di quali numeri parliamo? Parliamo di oltre 5,3 milioni di studenti internazionali nel 2017, rispetto ai 2 milioni del 2000. Nella tabella da dati UNESCO sopra è possibile osservare il trend fino al 2016.
Più della metà di questi sono stati iscritti a programmi educativi in sei paesi: Stati Uniti d’America, Regno Unito, Australia, Francia, Germania e Federazione Russa. Per l’Italia è in crescita il numero degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che sono partiti per trascorrere almeno tre mesi di studio all’estero nell’anno scolastico 2015-2016, circa 7.400 (VIII Rapporto sull’Internazionalizzazione delle Scuole e la Mobilità Studentesca, promosso da Fondazione Intercultura).
I principali paesi di invio di studenti internazionali includono Canada, Cina, India, Germania, Corea del Sud, Nigeria, Francia, Arabia Saudita e diversi paesi dell’Asia centrale.
Mobilità verso i paesi extraeuropei: in aumento il Canada
Dal portale UIS (UNESCO Institute for Statistics) è interessante considerare anche i dati Inbound della mobilità studentesca internazionale, quelli relativi alla mobilità studentesca che ha l’Italia come paese di origine, e il Canada come paese di destinazione, che dal 2013 al 2018 passano dalle 438 alle 717 mila unità, con un incremento del 60%, in linea con il trend dell’area centro europea che passa dai 3,4 ai 4,8 milioni di unità.
In questo quadro generale MB Scambi Culturali intercetta il trend in crescita verso il paese con un’ offerta formativa ricca ed eterogenea che ne copre molte aree differenti. Molti sono i vantaggi di studiare un anno scolastico in Canada, come ad esempio la scelta delle materie più attinenti al piano di studi seguito in Italia o che offre materie di particolare interesse per lo studente; la presenza di un Tutor vicino ai ragazzi che possa gestire i problemi dell’inserimento scolastico; o la scelta dello sport preferito da praticare anche durante l’anno all’estero. Lo Staff di MB mette a disposizione dei ragazzi e dei loro genitori delle consulenze gratuite volte a trovare la migliore soluzione personalizzata per ogni aspirante Exchange student all’estero.
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