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Un anno scolastico all’estero

25 Settembre 2015

Aggiornato il 13 Febbraio 2018

Un anno scolastico all’estero, un’esperienza di vita. Chi non ha mai pensato di vivere in un paese straniero, imparare una nuova lingua e provare qualcosa che può cambiare il corso della propria esistenza? Ecco il racconto di Giulia Appoloni, una delle ragazze che si sono affidate ad MB Scambi Culturali per vivere questa avventura. In una parola? Entusiasta. Ringraziamo Giulia per il tempo che ci ha dedicato e affidiamo alle sue parole tutto ciò che c’è da sapere. Paure, dubbi e poi nuove conoscenze, il miglioramento della lingua inglese, maturità e speranze per il futuro. In bocca al lupo a lei e a tutti coloro che decideranno di trascorrere un anno scolastico all’estero per imparare la lingua inglese e non solo.

 

Qual è stata la tua destinazione? Quanto tempo hai passato all’estero?

Sono stata in Oregon, USA, da metà Agosto fino alla fine di giugno, quindi quasi 11 mesi.

In cosa consisteva il tuo viaggio?

Un anno scolastico in una scuola superiore americana dove ho avuto l’occasione di migliorare il mio inglese.

Dove hai alloggiato? Ti è piaciuta la città?

A Veneta, OR. È una piccolo paesino, ma vicino a Eugene, una delle principali città. E sì, mi sono piaciute entrambe.

Bus scuola anno scolastico all'esteroCom’era la tua giornata tipo?

La mattina mi sveglio presto, colazione con la famiglia, poi scuola bus. La mattina avevo scuola fino alle 3:20 del pomeriggio. Poi dipendeva dalla stagione, in autunno e inverno ho fatto cheerleading, mentre in primavera ho giocato a softball. Se avevo qualche giorno libero da allenamento e partite, capitava che andavo in città al centro commerciale o a qualche partita della nostra scuola. Poi la sera, cena con la famiglia e un film.

Come descriveresti la tua esperienza in famiglia?

È stata fantastica. Qui hanno fatto di tutto pur di farmi sentire a casa. Avevano già ospitato exchange students quindi è stato tutto più semplice.

Che cosa hai provato quando sei arrivata?

Ero molto nervosa prima di incontrare la mia famiglia ospitante. Mi hanno accolto con palloncini e un cartellone e mi hanno fatto subito sentire a casa.

Che paure avevi prima di partire?

Prima di partire avevo paura di non riuscire a fare amicizia e di avere problemi con la mia famiglia ospitante.

Come le hai superate?

Non ho avuto problemi, la famiglia è stata fantastica e ho trovati molti amici.


Come è stato vivere lontani dalla propria famiglia e dai propri amici?

ragazziNon è stato così difficile. Sembrava di essere in vacanza da sola tutto il tempo. Degli amici diciamo che mi ha fatto capire chi davvero ci tiene o no scrivendomi spesso. Ovvio, il fuso orario era un problema ogni tanto, ma almeno potevamo tenerci in contatto lo stesso. Ogni mese mi sono praticamente sentita con i miei genitori tramite Skype per raccontare le mie avventure qui e tutte le novità scolastiche e nello sport.

Quale è stato il vantaggio più grande che hai tratto da questa esperienza?

In ambito scolastico decisamente il miglioramento nell’inglese. In ambito personale è aver fatto amicizia con così tante persone con le quali probabilmente ci sentiremo in contatto una volta che sarà rientrata in Italia.

Dal punto di vista linguistico hai ottenuto vantaggio pratici/evidenti?

Sì, sono migliorata nell’essere sciolta nel parlare. Ogni tanto c’è sempre qualche parola che non so, ma qui sono pronti a spiegartela senza problemi.

Quale è stata l’esperienza più bella?

Non saprei scegliere. Con la mia famiglia americana abbiamo fatto così tante attività, visitato così tanti posti. Ma una delle esperienze più belle è stato poter giocare a softball nella squadra della scuola e classificarsi prime nel nostro campionato.

Hai conosciuto persone nuove? Sei ancora in contatto con loro?

Si, e ancora sì. Ogni giorno mi sento con le mie compagne di squadra di softball e altri amici della scuola.

Cosa pensi di MB Scambi Culturali?

É una buona organizzazione.

MB Scambi Culturali è riuscito a soddisfare le tue esigenze?

Sì.

Che cosa ne pensi dell’organizzazione ospitante?

AYA è stata davvero d’aiuto durante la mia esperienza qui. Ogni mese mandavano email per aiutarti ad ambientarti meglio e farti conoscere di più la cultura americana.

anno scolastico all'esteroCom’è stato il tuo rapporto con il local coordinator?

Tressa, la mia local coordinator, ha organizzato parecchi meeting con gli altri exchange students della zona. Quando avevo qualche domanda, o solo bisogno di parlare, è stata sempre disponibile.

Cosa avresti cambiato nel programma del tuo viaggio?

Sinceramente nulla. Tutto è andato a meraviglia.

Come pensi si possano migliorare le attività programmate?

Forse fare qualche meeting prima di partire per l’America avrebbe aiutato un po’ di più, soprattutto all’inizio per ambientarsi.

Cosa pensi dei docenti che ti hanno seguito?

I docenti della mia scuola americana sono stati molto disponibili durante tutto l’anno scolastico. Se avevo qualche problema con nuove parole o nel capire qualche concetto, mi aiutavano subito. Davvero molto disponibili, non me lo sarei mai aspettato.

Com’è cambiata la tua vita dopo l’esperienza?

Sono diventata più sicura di me, indipendente e di larghe vedute.

Come pensi che questa tua esperienza influenzerà il tuo futuro (studierai, lavorerai all’estero o altro?)?

Mi piacerebbe tornare e frequentare l’università e poi trovare lavoro qui in America.

Come ti vedi fra 10 anni?

Spero qui in America con un buon lavoro.

È un’esperienza che consiglieresti? Se sì, perché?

Decisamente sì! Immergersi nelle attività extra scolastiche, come lo sport, aiuta molto in conoscere nuove persone, avere nuovi amici.

Lo rifaresti?

Sì sì e sì.

Dai un voto da 1 a 10 a questa esperienza

Decisamente un 10, ma se si potesse dare ti più lo farei.

 

 

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